PAGARE I PROPRI DEBITI – E’ questa la prima preoccupazione che interessa molti titolari d’impresa che in situazioni difficili come quella attuale, si chiedono se la propria azienda sia in grado di sostenere tutti i pagamenti futuri in arrivo.

La stessa domanda con interessi diversi se la fa la banca quando deve finanziarci :“Sarà questo cliente capace di pagare i propri debiti se lo finanzio?” 

Come possibile rispondere a questa domanda?

Qualcuno sostiene che il budget di cassa sia lo strumento che permette di monitorare e calcolare le entrate e le uscite di cassa normalmente su base mensile.

L’azienda proietta, su fogli di calcolo o software, i saldi di cassa e di banca per il periodo prevedendo la capacità di rimborso con questo orizzonte temporale.

Calcolare in anticipo i flussi di cassa che si generano nell’esercizio consente di prevenire e quindi evitare le crisi di liquidità.

Tali crisi che derivano da sorprese come ad esempio i mancati incassi o gli insoluti sulle riba presentate, sono tali di solito quando si è già in situazioni di tensione finanziaria e di utilizzo degli affidamenti bancari al limite.

Il superamento del limite degli affidamenti che infatti ne deriva comporta oltre alle segnalazioni in Centrale Rischi, in molti casi il blocco dell’operatività finanziaria.

Più la situazione è al limite più è quindi necessario ipotizzare con largo anticipo cosa potrebbe verificarsi nel caso di carenze di liquidità evitando così la crisi e il conseguente fallimento. 

Poche sono le imprese dotate di un budget di cassa. Le conseguenze di questo approccio alla gestione sono difficili di stimare dato che si alternano momenti di apparente serenità ad altri di drammatico timore circa la capacità di superare situazioni particolarmente tese. 

L’approccio corretto è quello Forward Looking che permette di preventivare le variazioni dei flussi di cassa tenendo conto dei fabbisogni finanziari dell’azienda in anticipo di almeno 6 mesi rispetto al verificarsi dell’evento. Significa prevedere, guardare avanti a noi che prospettive ci sono e correre quanto prima ai ripari dando delle priorità ai pagamenti.  

Lo scopo di tale analisi è quello di prevenire situazioni che prevedano la mancanza di denaro sui conti delle imprese e la conseguente situazione di panico che normalmente ne segue: “Riuscirà la mia impresa a pagare i propri debiti ?

In sintesi l’analisi e programmazione della cosiddetta “Finanza Aziendale” si basa sulle seguenti aree:

  • La fase economica (risultati economici consolidati e previsionali);
  • La fase patrimoniale (determinazione del valore patrimoniale e delle sue variazioni);
  • Il flusso di cassa o il cash flow (variazione delle liquidità a consuntivo e previsionale allo scopo di valutare la condizione delle continuità aziendale).

Il budget di cassa, permette di analizzare le risorse disponibili che consentiranno di ripianare i debiti finanziari e di investimento al termine del periodo analizzato che solitamente è riferito ai sei mesi successivi.

Proiettato nel breve tempo il budget di cassa, permette il calcolo del DSCR (Debt Service Coverage Ratio), uno degli indicatori di riferimento sia nel Codice della Crisi d’impresa sia nel nuovo istituto della composizione negoziata della crisi d’impresa, introdotta dal D.L. 24 agosto 2021, n. 118 e non meno importante è un indicatore fortemente utilizzato dagli Istituti di Credito per l’erogazione di un finanziamento.

Il DSCR serve per valutare le possibilità di risanamento dell’impresa tramite la rinegoziazione del debito sulla base dei flussi prospettici, dati dalla continuità aziendale.

E’ calcolato come rapporto tra flussi di cassa, previsti nei 6 mesi successivi, disponibili per il rimborso dei debiti previsti nello stesso arco temporale:

  • Se il valore del DSCR è superiori ad 1, determina la capacità di sostenibilità dei debiti su un orizzonte temporale di sei mesi;
  • Se il valore del DSCR è inferiori ad 1, determina la relativa incapacità di sostenibilità dei debiti su un orizzonte temporale di sei mesi.

In questo articolo ne abbiamo parlato oltre 5 anni fa quando molti neanche ne conoscevano l’esistenza o pensavano fosse un indicatore presto destinato a finire nel dimenticatoio.

Vai all’Articolo ===> DSCR
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