Quali sono le novità 2023 per PMI che vogliono restare aggiornate, migliorare il proprio accesso al credito e rating?

Dopo una temporanea sospensione la legge di Bilancio 2023 ha prorogato fino al 31 dicembre 2023 l’applicazione della disciplina transitoria e delle ulteriori misure per il contrasto agli effetti della crisi ucraina previste per il Fondo di Garanzia dalla legge di Bilancio 2022. Il Fondo è stato rifinanziato con 720 milioni di risorse aggiuntive.

In questo caso diventa molto importante, per poter usare e sfruttare al meglio la garanzia dello Stato, conoscere il rating del Medio Credito Centrale.

Sviluppato in conformità alle Disposizioni operative del Fondo di Garanzia il Rating MCC determina l’accesso al fondo di garanzia statale, requisito sempre più richiesto autonomamente da parte degli istituti finanziari.

Questo rating MCC presenta come novità 2023 per PMI alcuni dati che permettono di sapere:

  • L’ammissibilità al Fondo
  • Determinazione della FASCIA di rischio
  • Valutazione intermedia modulo economico – finanziario
  • Valutazione intermedia modulo andamentale
  • Probabilità di default
  • Misura di copertura della garanzia diretta

Il suo valore dipende dal tipo di contabilità aziendale (ordinaria o semplificata) e dal settore di attività dell’impresa.
Solitamente sono ammissibili al fondo di garanzia le aziende che ottengono una FASCIA di rischio da 1 a 4 su un totale di 5 fasce.
Altra novità 2023 per PM è che a seconda del livello di rischiosità e del tipo di liquidità richiesta, il fondo garantisce diverse percentuali di copertura dell’ammontare del finanziamento erogato. Il meccanismo per certi versi ragiona al contrario offrendo oggi, rispetto al passato, maggiore copertura per aziende ammissibili ma non con fascia alta. Per queste infatti la copertura è offerta ma ridotta in percentuale. 

Nel 2020, a seguito della pandemia Covid-19, erano state attuate delle misure di agevolazione per l’accesso alla garanzia del Fondo in vigore fino a Giugno 2021 con il decreto Cura Italia. Oggi a seguito della guerra in Ucraina e delle conseguenti difficoltà per le imprese tra cui i costi incrementali dell’energia, nel 2022 sono state introdotte nuove deroghe.

In particolare la legge di Bilancio 2023 ha prorogato fino al 31 dicembre 2023 l’applicazione della disciplina transitoria confermando per tutto il 2023 diversi provvedimenti tra cui :

  • importo massimo garantito per singola impresa beneficiaria pari a 5 milioni di euro (il valore era in passato di 2,5 milioni di euro). 
  • ammissibilità delle imprese beneficiarie rientranti nella fascia 5 del modello di valutazione del Fondo;
  • garanzia all’80% per tutte le operazioni finanziarie a fronte di investimento, per le operazioni per liquidità a favore di imprese rientranti nelle fasce 3, 4 e 5 del modello di valutazione del Fondo nonché per tutte le tipologie di impresa e di operazione finanziaria alle quali non si applica il modello di valutazione;
  • garanzia al 60% per le operazioni finanziarie per liquidità a favore di imprese rientranti nelle fasce 1 e 2 del modello di valutazione.

Con riferimento alle misure di contrasto agli effetti della crisi ucraina risulta invece prorogata:

  • copertura al 90% per la garanzia diretta e al 100% per la riassicurazione per finanziamenti finalizzati all’efficientamento energetico o alla diversificazione della produzione o del consumo energetici;
  • gratuità dell’intervento per le imprese che realizzano gli interventi del precedente punto e che operano in uno o più dei settori particolarmente colpiti dalla crisi (elencati nell’allegato I alla comunicazione della Commissione europea 2022/C13 I/01).

Altra novità 2023 per PMI è invece la composizione negoziata ovvero lo strumento che il legislatore ha creato per aiutare le aziende in crisi ad evitare di cadere in situazioni di crisi insanabile che conducano alla liquidazione giudiziale dell’impresa o procedure di concordato preventivo.
Proprio perché tale strumento si presta ad essere utilizzato da imprese che non si trovino già in una situazione di crisi irrecuperabile, il legislatore ha previsto un apposito “test pratico sulla ragionevole perseguibilità del risanamento” da effettuarsi sulla piattaforma telematica delle camere di commercio, il cui compito è proprio di verificare in maniera oggettiva il via libera all’utilizzo della composizione negoziata.

Il test, introdotto nel 2022, è stato oggetto di modifica a marzo 2023, al fine di rendere più preciso il calcolo del debito da ristrutturare e dei tempi di risanamento.

La novità 2023 per PMI sta nel test pratico sulla ragionevole perseguibilità del risanamento in quanto andranno inserite anche le “disponibilità finanziarie” dell’impresa. Lo ha previsto il ministero della giustizia rimediando così all’originaria mancata inclusione nel calcolo dell’entità del debito da ristrutturare.

Il test permette una valutazione preliminare della complessità del risanamento e dei suoi tempi, attraverso il rapporto tra entità del debito che deve essere ristrutturato e quella dei flussi finanziari.

La modifica prevede quindi l’inserimento delle “disponibilità finanziarie”, che provoca un duplice effetto: modifica l’entità del debito da ristrutturare e di conseguenza modifica i tempi stimati di risanamento.

A seconda del segno di tale posta, che può essere sia negativa che positiva, si possono considerare due fattispecie:

  • se il saldo delle disponibilità finanziarie è negativo, ovvero l’esposizione debitoria a breve verso le banche è maggiore rispetto alla liquidità, l’entità del debito da ristrutturare aumenterà e di conseguenza aumenteranno i tempi necessari per il risanamento;
  • se invece il saldo delle disponibilità finanziarie è positivo, in quanto la liquidità risultate sui conti correnti attivi è superiore al debito risultate da eventuali conti correnti passivi, l’entità del debito da ristrutturare si ridurrà, portando ad una riduzione nei tempi di risanamento.

Il legislatore lavora da anni per superare il concetto di fallimento ed ora si sta lavorando perché tutte le imprese si dotino degli adeguati assetti anti-crisi previsti dal D.lgs. 83/2022 migliorando di volta in volta le procedure di prevenzione e superamento della crisi d’impresa.

Per saperne di più scrivi a info@bilancioutile.com o vai sul sito www.bilancioutile.com e prenota la tua video call con un nostro consulente. 

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