Quando torno in famiglia a Gattinara per il pranzo della domenica di solito mi siedo capotavola e si tende parlare del piu’ e del meno in particolare :
- il tempo,
- il campionato di calcio
- le poche novita’ che Gattinara,paese dove sono nato, puo’ offrire.
Succede poi che ogni tanto mio padre con nostalgia ricordi i tempi in cui eravamo piccoli io e mio fratello….
La prima casa in affitto, il primo appartamento in C.so Vercelli….poi il BMW 316 (che a quei tempi era un ‘auto che catturava certamente l’attenzione), la villetta a San Bernardo, i miei studi Universitari e i sacrifici che da giovani hanno i miei genitori fatto per ottenere tutto questo senza AIUTI.
Una gestione del bilancio famigliare accorta e che, con orgoglio piace a mio papa’ Olindo ricordare, passo dopo passo, proprio come una formichina che carica sulle sue spalle una briciola dietro l’altra.Ha dato DIGNITà ad una famiglia senza dover ricorrere ad alcuna forma di prestito o debito.
Abbiamo fatto tutto con le nostre forze e senza avere DEBITO alcuno
si sottolinea ogni volta…
E l’orgoglio nel dirlo, oltre ai meriti ,che ci stanno tutti, nasce dal principio che nella testa, soprattutto delle generazioni che ci hanno preceduto, la parola Debito, ha per sua cultura e natura una radice negativa.
Io non ho MAI fatto debito, non MAI ho vissuto sopra le mie possibilita’ e tutto quello che ho l’ho ottenuto grazie alle mie forze.
Ora spiegare a MR Tescari, classe 1945, che la parola debito possa rappresentare un’ OPPORTUNITà e’ un’impresa nella quale non voglio certo buttarmi, soprattutto la domenica giorno di pace e riposo.
Quindi ai suoi racconti scuoto la testa in segno di apprezzamento e condivisione.
Ma dal bilancio famigliare a quello civilistico di un’azienda le cose non sono poi cosi’ lontane come sembrano e Imprenditori (che amministrano con la diligenza del buon padre di famiglia) che hanno le idee poco chiare su questo punto ,”IL DEBITO” ,ce ne sono VERAMENTE ancora troppi.
Ma avere un DEBITO come Impresa con la banca e’ giusto o sbagliato?
Perche’ non sapere rispondere a questa domanda e fare impresa oggi significa volersi fare davvero molto molto male.
Certo prima del 2008 questa cosa poteva anche non interessare visto che il campo di battaglia era assai diverso.
1) Aprivi una azienda magari perche’ avevi avuto la stessa idea del tuo vicino.
2) Facevi con i tuoi soldi i primi investimenti e in poco tempo potevi andare tranquillo da qualsiasi banca a chiedere credito questo poi facilitato se avevi garanzie spendibili.
3) Ti veniva concesso il credito che investivi subito nel capannone ed in altri macchinari ed il gioco era fatto.
4) Arrivavano i primi clienti (che non dovevi neanche piu’ di tanto preoccuparti di coccolare).
Oggi a distanza di 8 anni se vogliamo fare Impresa io suggerisco ai miei clienti sempre l’ipotesi rovesciata.
- Faccio un’ attenta indagine del mercato e del prodotto ed inizio a trovare clienti interessati.
Poi costruisco il MIO business plan e non quello per andare in banca (su questo argomento ti invito a vedere qui sul mio canale youtube cosa ne penso a riguardo) e verifico che gira correttamente….
2) mi presento in banca in maniera degna e non per tentativi (applico di fatto il metodo Bilancio utile).
3) Ottenuto il credito investo nella mia produzione (cercando di delegarne una parte inizialmente se necessario).
4) Trovati i clienti mi assicuro di verificare che siano dei buoni pagatori (seguimi per quest’ultimo aspetto sul mio PodCast CreditCast)
Ora posso dire di avere un azienda.
L’ASPETTO FINANZIARIO all’interno di questo ciclo è parte integrante ed oggi,se non curato,porta la tua idea, in men che non si dica , per pur buona che sia, a sgretolarsi (un po’ come successo alle montagne adiacenti la diga del Vajont nel 1963).
Credo di avere una DIGA insormontabile>>>>Primi segnali trascurati>>>>>In pochi secondi il Disastro.
Ma quel che voglio farti capire e’ che tu creda che avere un debito con le banche sia o non sia cosa buona e giusta poco importa.
Puoi infatti far parte della schiera di imprenditori che:
- appena possono chiedono ampliamento delle linee perche’ le loro sono tirate;
- hanno sempre bisogno di liquidita’ perche’ le emergenze sono dietro l’angolo;
- incontrano ogni mese il consulente di turno o la banca che garantisce loro un nuovo finanziamento;
o che tu faccia parte degli imprenditori che:
- vedono le banche come un perenne nemico dal quale stare lontani appena possibile
- sognano un giorno di poter lavorare senza di loro e riprendersi delle rivincite
- incontrano quotidianamente consulenti che offrono servizi di anatocismo ed usura bancaria come arma contro il sistema
NON IMPORTA perche’ quel che sostengo e cerco di spiegare in questo articolo e’ che:
“IL DEBITO in BANCA E’ BUONO (se sai come farlo)” o viceversa, come titolo di un prossimo libro potrebbe funzionare, “Il debito fa schifo (se non sai come farlo)”.
La differenza e’ tutta nel CONTROLLO e nella capacita’ che hai di gestirlo.
Un buon imprenditore infatti sa quando :
- il debito crea leva e genera guadagno per gli azionisti
- quando erode risorse finanziarie (e forse meglio starne lontani).
Sembra semplice, vero?!
Peccato che quello che spesso vedo accadere e fare nelle aziende e’ l’esatto contrario.
Sono le aziende che chiudono e non ne capiscono il motivo.
Ma il motivo e’ sempliccissimo e te lo spiego…
Non hanno lavorato con programmazione e superata la linea sottile che divide il debito buono dal debito cattivo si sono ritrovate in breve senza denaro per pagare fornitori, stipendi e le tasse..
…MA ATTENZIONE…cosa il loro istinto li porta in questo caso fare?!
Andare in banca a chiedere ancora denaro!!!!
Stai attraversando la strada un po’ distratto perche’ hai in mano il tuo Iphone e stai chattando con gli amici del calcetto e vieni improvvisamente travolto da un auto in corsa che ti stende per terra.
La macchina si ferma qualche metro piu’ avanti e causa il colpo preso vedi a malapena i fari rossi sfocati dei suoi stop. Sei vivo, tramortito ma vivo.
E tu cosa fai? Ti alzi tutto traballante, appoggi una mano sul cofano dell’auto, guardi l’autista che ti ha investito e fai lui un cenno d’intesa con la mano. Poi passi davanti all’auto e ti ributti a terra e sempre con la mano indichi e chiedi che ti ripassi nuovamente sopra.
Ecco il significato di richiedere credito in banca quando la linea che divide il debito buono da quello cattivo e’ stata superata ed e’ l’errore che tutte le aziende prive di programmazione e controllo fanno.
Quelle che poi quando chiudono sanno di chi e’ la colpa!!!
- la Crisi
- il Governo e le tasse alte
- le banche che non aiutano chi ha bisogno
PS: Ho fatto sopra l’esempio della macchina perche’ a volte se la banca rifiuta la tua richiesta di ulteriore affidamento e’ come se la macchina si rifiutasse di ripassarti sopra….e di fatto sta salvando la vita della tua Impresa.
Ma quanti lo capiscono?!
Quanti imprenditori hanno il controllo di questo aspetto o quanti consulenti sanno suggerire la strategia giusta?! Troppo pochi…
Aiutarti prima che tu venga investito sarebbe il massimo e per richiamare e sollecitare l’intervento preventivo ho scritto un articolo che ti invito a leggere ” Troppi morti se aspetti l’esorcismo della tua Impresa ”
ma e’ troppo difficile certo…
Se vuoi fare Impresa post 2008 tutto questo e’ necessario ed inoltre temi come controllo del Debito, Basilea 3, Scudo fiscale NON POSSONO essere ignorati perche’ fanno la differenza tra un’azienda che prospera e una che chiude.
Nella seguente risorsa gratuita ” Conviene come Impresa avere debiti con le banche” puoi scoprire come il ROI (rendimento azienda) se non confrontato con il costo del debito possano trarti in inganno.
L’azienda in questo esempio rende a vista il 4% (ROI) ma a fronte di un costo del debito banca pari al 7% per gli azionisti mangia risorse che portano ad una perdita pari a 8%.
>>>>>La mia azienda rende il 4% ma io azionista perdo ogni anno l’8%
In questo caos la differenza la fa solo chi non si ferma alle apparenze.
Chiedere ulteriore credito alle banche significa mettere altra benzina sul fuoco invece che spegnerlo sul nascere.
Siamo alle conclusioni ripetendo all’infinito che il debito va gestito, conosciuto e controllato.
Solo in questa maniera un costo, un debito puo’ generare ricchezza.
- Serve un controllo dei soldi che hai nel cassetto della tua azienda in tempo reale possibile solo attraverso la predisposizione di strumenti adatti quali un rendiconto finanziario ed uno schema di cash flow.
- Serve sapere quanto la mia azienda renda in termini di marginalita’ e solo un controllo di gestione mi aiuta a capire dove i rubinetti perdono (leggi e scarica qui questa risorsa gratuita per approfondimenti)
- Serve conoscere il costo del denaro sapendo leggere con estrema attenzione gli estratti conto che le banche ci inviano
- Serve lavorare insieme questi parametri con continuità dato che non sono ,come capirai ,valori statici.
Solo cosi’ posso veramente capire quando andare banca è utile e quando e’ controproducente.
PS: Gli stessi argomenti sono ulteriormente approfonditi nel mio Podcast “CreditCast-Chiacchere spicciole sul problema del credito” dove ,con Luca Cappello ,tratto proprio questi argomenti di volta in volta.
In particolare ti suggerisco di ascoltare la puntata 02 “Perche’ negoziare in banca e’ piu’ facile che al mercato” scaricandola da Itunes o a questo indirizzo
https://www.spreaker.com/show/creditcast
Siamo alla fine…
Impara a costruire la tua Diga, tienila sotto controllo e alle prime avvisaglie corri ai ripari.
Buon futuro.
Come immaginavo condividere sulla fiducia non è stato un errore, bravo Alessandro Tescari, nel mio caso a volte ereditando impresa che funzionava con fidi di cassa perché fino agli anni 90 esisteva solo quel sistema di credito a revoca ( il più conosciuto e il più fruito dalle banche il medio lungo erano solo pochi istituti che lo erogavano ) mi ha creato una condizione di non controllo, mentre alla banca oggi piace un sistema di credito autoliquidante ( anticipo fatture metodo a cui io mi sto adeguando) perché ha un controllo ossia un analisi dell’andamento dell’azienda e talvolta per l’azienda è meglio perché si indebita in maniera misurata e non si droga di denaro che poi farà difficoltà a pagare alla banca? ( le banche non prestano soldi li vendono ) imprenditori non si nasce si diventa, a volte si nasce.
Grazie mille Andrea per il contributo.
Hai detto bene….Imprenditori si può’ nascere ma bisogna poi restarci.
Solo la giusta attenzione su come le cose cambiano alla velocità’ della luce può’ farti oggi stare in piedi e la finanza e’ una di quelle.
Gli anni 90 quando ascoltavamo gli 883 in macchina con le musicassette sono stati bei tempi ma passati.
Oggi la musica non e’ finita ma gli strumenti per ascoltarla ed archiviarla sono assai diversi.
Nel tuo caso immagino l’attenzione siam molto alta sul cliente per il quale fornisci il servizio e importanti restano i tempi e modi di pagamento.
Per questo se vuoi mi trovi anche su iTunes dove con Luca Cappello stiamo e abbiamo registrato alcune puntate del nostro Podcast Credicast “chiacchere spicciole sul problema del credito”.
http://www.creditcast.it
http://www.spreaker.com/show/creditcast
A presto e continua a seguirci.